Il Coordinamento delle Donne della zona ionico-etnea, facendo seguito alle iniziative già intraprese in merito al funzionamento, sul territorio della provincia di Catania, dell’applicazione della legge 194 e al relativo potenziamento di prevenzione da parte del consultorio, ha promosso una petizione.
L’iniziativa promossa dal Coordinamento donne zona jonico etnea, Fidapa, associazioni L’Agorà, Articolo 1, Cinecircolo, Luogocomune, Società Giarrese di Storia Patria e cultura, è stata oggi illustrata in municipio a Mascali, alla presenza del sindaco Luigi Messina, degli assessori Veronica Musumeci e Valentina Gullotta e del presidente del Consiglio, Paolo Virzì.
La petizione è stata sottoscritta dagli amministratori comunali, nel pieno rispetto delle sue finalità: la richiesta del potenziamento del servizio dei consultori attraverso l’incremento del numero del personale, di rendere nuovamente possibili le attività di informazione e prevenzione nelle scuole relativamente alla educazione alla affettività e ad una sessualità consapevole. Tenendo conto, anche, delle differenti identità culturali e soggettive. La petizione, una volta completata la raccolta delle firme, sarà poi presentata alla Regione (assessorato alla Sanità). “Si tratta di una valida iniziativa importante -afferma il sindaco Luigi Messina – nella consapevolezza della necessità di potenziare i consultori a fronte della vistosa carenza di personale specialistico”. “Abbiamo aderito alla petizione convintamente – soggiunge l’assessore alle Politiche sociali, Veronica Musumeci – poichè i consultori, istituiti dalla Legge n.21 del 1978, rappresentano un punto di svolta nella tutela della donna, salute intesa in tutte le sue declinazioni, con implicazioni psicologiche, familiari e sociali”.
La petizione è stata sottoscritta in municipio dal sindaco di Mascali Luigi Messina, degli assessori Veronica Musumeci e Valentina Gullotta, dal presidente del Consiglio Paolo Virzì, alla presenza di una delegazione del coordinamento Donne (zona jonica etnea), Nunzia Spatafora.